Dopo centinaia di anni rivive il fascino dell’ antica “Spezieria della Confraternita del Suffragio”.
Gli antichi locali sono stati di nuovo resi operativi in modo da recuperare, far rivivere e riproporre ancora oggi in quella che è una sorta di bottega-laboratorio, alcuni degli antichi rimedi a base naturale che fanno parte della nostra tradizione.
Ad opera dello speziale, personaggio alchemico e profondo conoscitore delle erbe, era proprio all’interno di questa fucina che si preparavano unguenti e sciroppi, che si trovavano i profumi e le essenze, i colori usati in pittura e dai tintori, la cera e le candele, la carta e l’inchiostro e spesso anche dolci speziati preparati dallo speziale stesso.
Appellandosi ad un carattere caritatevole ed assistenziale, la “Spezieria della Confraternita del Suffragio” rappresentò, nel corso dei secoli, il riferimento della scienza medica e farmacologica.
Era qui che gli Speziali realizzavano un’attenta classificazione delle erbe medicinali, coltivate nel giardino dei semplici (dal latino “Simplicia” ossia erbe e spezie alla stato grezzo, non lavorate) per sottoporle poi a vari processi, da quelli di tradizione più antica come la pulitura, la macerazione, la spremitura, l’essiccazione e la decozione a quelli più complessi che si rifacevano alle tecniche estrattive della medicina araba come la distillazione e la porfirizzazione (polverizzazione) per la produzione dei miracolosi Elixir Vitae o Elisir di Lunga Vita, dalle ricette segretissime.